Due le interrogazioni presentate dai consiglieri dem per lo sviluppo dei servizi ferroviari sulla tratta Milano-Piacenza-Bologna, in previsione della sottoscrizione del Patto per il trasporto pubblico regionale.

Da una parte il potenziamento dei servizi ferroviari che interessano la tratta Bologna-Rimini, dall’altra, la razionalizzazione di quelli che riguardano l’asse che da Milano va a Ravenna. “Non vorremmo che questo si ripercuotesse negativamente sui pendolari che in particolare viaggiano tra Milano, Piacenza e Parma e viceversa”. Chiedono alcune puntualizzazioni alla Giunta, attraverso due specifiche interrogazioni, i consiglieri regionali Pd Gian Luigi Molinari e Katia Tarasconi, preoccupati della complessa situazione dei pendolari piacentini che ricorrono al treno per arrivare al luogo di lavoro.

Nella prima interrogazione, che fa riferimento alla imminente sottoscrizione del Patto per il trasporto pubblico regionale e locale, gli esponenti dem domandano anche il motivo per cui la Regione Lombardia non sia citata – oltre a Veneto, Toscana, Marche e Ministero dei Trasporti – tra gli interlocutori utili nella ridefinizione dei servizi ferroviari di competenza della Regione. “Vorremmo capire – sottolineano Molinari e Tarasconi – se questa sia da considerarsi come una implicita conservazione degli attuali servizi sulla tratta Piacenza-Milano senza prevederne alcun miglioramento, come invece auspichiamo noi insieme alle persone del territorio”.

Nella seconda interrogazione, i consiglieri piacentini entrano infatti maggiormente nel merito della situazione locale, manifestando particolare attenzione per i pendolari della Val d’Arda, che si sono costituiti in associazione, e che da tempo lamentano il sovraffollamento del treno RV 2285, maggiormente utilizzato dai pendolari per il rientro a casa da Milano.

Molinari e Tarasconi interrogano quindi la Giunta se sia rispettato il contratto di servizio che prevede per il suddetto treno otto carrozze e 650 posti a sedere e quali altre soluzioni siano percorribili per risolvere il problema del sovraffollamento su tale tratta. “Siamo ben coscienti – osservano i consiglieri piacentini – che questa sia una situazione che si trascina da tempo e che merita di essere risolta, osservando che il contratto di servizio con Trenitalia entrerà in vigore a breve e ciò consentirebbe di far rispettare con maggiore forza gli standard minimi previsti dei servizi ferroviari”.

 

Bologna, 6 dicembre 2017